L’ambiente e la sua tutela: uno dei temi più caldi a livello globale, letteralmente.
L’emergenza impone gesti di responsabilità che riguardano tutti, ma spesso è difficile mettere realmente a fuoco quanto e come contribuiscano al deterioramento del pianeta alcuni dei prodotti che usiamo quotidianamente.
Un esempio? Secondo le più recenti ricerche scientifiche, il bucato e i detergenti per la casa inquinano più delle automobili.
Gli scaffali dei supermercati presentano sempre più alternative ecologiche ai detersivi tradizionali, ma il punto interrogativo rimane quello dell’efficacia.
Tutti i panni sono stati lavati a 40 gradi per ben 4 quattro volte nella stessa lavatrice, come prevede il protocollo Aise, con risultati che, si spiega in una nota, “fanno emergere una triste verità: quando si parla di detersivi, è ancora molto difficile coniugare il rispetto dell’ambiente con l’efficacia.”
La prova effettuata dal Salvagente ha dimostrato, in modo evidente, “che un detersivo che voglia smacchiare in modo più che buono necessita necessariamente di contenere numerose sostanze inquinanti al proprio interno.
A garantire un bucato senza macchie sono soprattutto i tensioattivi, una componente chimica che deve garantire per legge una biodegradabilità non inferiore al 90%, e i ben più temibili sbiancanti ottici e conservanti sintetici come il methylisothiazolinone, che hanno proprietà scarsamente biodegradabili nel primo caso e danneggiano sia l’ambiente che la pelle umana nel secondo.
Le alternative, purtroppo, funzionano meno o non hanno affatto efficacia. Almeno non più di un lavaggio con sola acqua come hanno dimostrato le prove sulle Noci Lavatutto vendute da Naturasì e sul TerraWash, le palline di magnesio molto vendute on line.
Coniugare rispetto dell’ambiente, della salute e panni puliti – conclude il mensile leader nei Test di laboratorio – è ancora un sogno difficile da raggiungere.“
Meteoweb - Fonte: Meteoweb - Data: 25 Settembre 2019 - Autore: